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I volontari

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venerdì 26 ottobre 2012

Viaggio di solidarietà in Serbia

Come nel 2006 ed a seguire nel 2008, anche quest'anno la MBF è scesa in terra serba a portare la propria solidarietà, evidenziata dalla consegna di un pulmino ad una associazione che si occupa di malati di Sclerosi Multipla.
Una delegazione di tre volontari con due pulmini, assieme alla associazione "Non Bombe ma solo Caramelle" di Trieste (con la quale abbiamo rapporti a fini di solidarietà dal 2006), è partita alla volta della città di Kragujevac.
Kragujevac si trova a 100 km a sud di Belgrado, ha circa 200.000 abitanti ed è sede della fabbrica della Zastava che con circa 40.000 addetti produceva auto, camion ecc.
Al tempo della "loro" guerra, la fabbrica è stata bombardata minando così la fonte di ricchezza del territorio.
Da allora la popolazione non si è più economicamente ripresa, ed a peggiorare la situazione è arrivata ora la crisi internazionale.
Si tenga presente che lo stipendio medio dei pochi operai ormai rimasti al lavoro è di € 250,00 - 300,00 mensili e che il costo della vita è come il nostro, lo abbiamo constatato noi in quasi tutti i generi importanti.
Si spera in un investimento da parte della Fiat per produrre la 500 L.
Partiti dalla sede il 18 cm alle ore 07,30, a causa di varie vicissitudini alle frontiere, siamo arrivati a destinazione alle 21,30 circa.
Durante il nostro soggiorno sono stati vissuti tre momenti importanti e significativi: 
- Abbiamo partecipato alla consegna di  160 "adozioni a distanza" (di cui una della MBF), arrivate da tutta l'Italia (la busta viene consegnata all'interessato che firma per ricevuta).
- Sentita e commovente è stata la consegna del nostro pulmino, ai malati di Sclerosi Multipla era presente anche una rappresentanza dell'associazione dei malati di Distrofia Muscolare, con il nostro pulmino consegnatoli nel 2008.
- Abbiamo vissuto un'importante cerimonia di commemorazione per l'eccidio avvenuto nell'anno 1941 ad opera dei tedeschi di ben 7.300  persone ( tutti maschi di cui 300 erano studenti quindicenni di un liceo). Una sola donna è stata vittima di quell'eccidio, una madre, che con la propria vita cercò inutilmente di salvare quella del giovane figlio. 
Dopo questa rilevante esperienza siamo ripartiti alle ore 08,30 arrivati alle 18.00 del 22 cm.
Non potendo dilungarmi a riguardo delle motivazioni che ci hanno portato a "fare" solidarietà in quel particolare territorio, invito a contattarci chiunque volesse maggiori informazioni in merito. 


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